Diminuire il Dolore del Parto: La Migliore Epidurale? Te lo spieghiamo Subito!

Le donne che si accingono a partorire in ospedale ricevono troppo spesso informazioni frammentarie e poco precise circa gli effetti concreti che può avere l’epidurale. 

Il servizio di analgesia che viene proposto a chi sta per effettuare un parto naturale viene presentato come la risoluzione dell’aspetto più problematico dell’evento, cioè la sensazione di forte dolore che la donna andrà ad avvertire.

La tematica viene periodicamente ripresa anche dai media e dai giornali. Capita dunque di leggere articoli pubblicati anche su importanti quotidiani in cui l’epidurale viene letteralmente osannata come una panacea capace di rendere il parto indolore e di semplificare dunque le cose per le partorienti.

A volte sono proprio queste ultime a sostenere con convinzione la positività dell’epidurale, come si legge ad esempio in un’intervista pubblicata su Il Fatto Quotidiano e consultabile a questo link https://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/19/parto-indolore-solo-delle-donne-accede-allepidurale-mentalita-arcaica/178615/.

Spesso sono proprio le mamme che non hanno avuto la possibilità di usufruirne ad affermare che invece l’avrebbero voluta avere, magari perché hanno vissuto un’esperienza particolarmente dolorosa. 

Ma è proprio vero che il dolore del parto ruota tutto intorno alla possibilità o meno di usufruire dell’analgesia? Oppure vi è un’insufficiente consapevolezza di quello che è effettivamente l’epidurale?La questione, come vedremo, è un po’ più complicata e merita un approfondimento ulteriore.

Tutte le future mamme sono perfettamente consapevoli del fatto che il dolore è un aspetto fisiologico che caratterizza per forza di cose il travaglio e le diverse fasi del parto, da quella dilatante al secondamento. Proprio partendo da questa consapevolezza bisognerebbe valutare i pro e i contro di un’azione come l’analgesia, che va a ridurre il dolore, o almeno lo rende quasi impercettibile alla donna, ma non manca ovviamente di effetti collaterali, che possono essere più o meno gravi.

Se in questo momento ti trovi nella fase finale della tua gravidanza o ti stai avvicinando ad essa, avrai probabilmente già effettuato un colloquio con l’anestesista, che ti avrà illustrato tutti gli aspetti positivi della partoanalgesia. Probabilmente però non hai ancora le idee chiare circa le controindicazioni che la stessa può avere. Cerchiamo dunque di capire nel dettaglio quali possono essere gli svantaggi dell’epidurale e perché, avendone la possibilità, sarebbe meglio evitarla, lasciando spazio alla naturalezza del parto.

EFFETTI COLLATERALI DELL’EPIDURALE

L’epidurale, insieme all’induzione del parto e all’ossitocina sintetica, non è altro che un intervenire artificialmente su quello che dovrebbe essere un evento del tutto naturale.Fiumi di parole sono stati scritti su quello che è il dolore in travaglio di parto e sulle possibilità di riuscire a contenerlo, alleviando la sofferenza della donna. 

Studi scientifici approfonditi come quello pubblicato sul sito di EpiCentro (Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute) e consultabile al seguente link http://www.epicentro.iss.it/temi/materno/pdf/Biblio_partoanalgesia.pdf, evidenziano in maniera sistematica tutti i possibili effetti collaterali legati all’utilizzo dell’anestesia epidurale in fase di travaglio e di parto.

Di tutti questi aspetti le partorienti dovrebbero essere informate per tempo, così da avere a disposizione gli strumenti loro necessari per poter effettuare una scelta consapevole.

Per prima cosa, occorre chiarire che non tutte le donne possono sottoporsi all’epidurale. Tale intervento è infatti fortemente sconsigliato per quanto hanno problemi legati alla coagulazione del sangue o allergie agli anestetici e ai conservanti in essi contenuti. Patologie alla colonna vertebrale o al sistema nervoso sono altresì delle motivazioni che devono indurre ad evitare l’utilizzo dell’epidurale nelle partorienti.

Partendo dunque da questi presupposti, vediamo ora nello specifico, seguendo sempre gli studi scientifici che abbiamo sopra menzionato, quali sono le possibili complicazioni a cui va incontro la donna che dà il proprio consenso per l’epidurale. 

I due effetti più frequenti, anche se si tratta pur sempre di statistiche e si ragiona su percentuali minime, sono la possibilità che insorga uno stato febbrile nella partoriente o che quest’ultima sia portata a ricorrere a un parto pilotato. 

Ciò di cui dovresti essere consapevole se stai per partorire è il fatto che non solo la donna ma anche il nascituro può andare incontro a complicazioni, come ad esempio l’insorgere di iperbilirubinemia o la necessità di sottoporre il neonato a valutazione per sepsi.

Alcuni studiosi ritengono che tali effetti potrebbero risultare ancora più gravi e che si potrebbe riscontrare ad esempio una variazione nella frequenza cardiaca del bambino subito dopo la somministrazione dell’epidurale alla partoriente. A questo proposito potresti documentarti leggendo l’interessante studio della dottoressa Sarah Buckley, ‘Gentle Birth, Gentle Mothering; The wisdom and science of gentle choices in pregnancy, birth, and parenting’. Se chiari ed evidenti sono i benefici di un’iniezione che in fin dei conti consente di ridurre sensibilmente i dolori del parto, è stato al contempo dimostrato che la donna che si è sottoposta a tale trattamento può avere addirittura problemi in fase di espulsione, al punto che spesso ci si trova di fronte alla necessità di ricorrere a un parto di tipo operativo, al quale di naturale resta davvero ben poco.

LA MIGLIORE EPIDURALE E’ AVERE CON TE LA TUA OSTETRICA DI FIDUCIA.

Inutile dirlo, decidere di partorire in ospedale significa affidarti ciecamente all’ostetrica di turno, senza avere alcuna possibilità di scegliere la persona nelle cui mani verrà messa la nascita del tuo bambino.

Totalmente diverso è invece il discorso del parto in casa e dell’accompagnamento privato in ospedale nel percorso nascita da parte di un’ostetrica professionista. Studi scientifici condotti nel settore da medici specializzati nel campo hanno dimostrato quanto sia fondamentale l’intervento dell’ostetrica non solo sotto il profilo strettamente pratico della gestione fisica del parto, ma anche per quanto riguarda l’aspetto psicologico.

Nel manuale del prof. U. Pisciscelli, intitolato ‘Training autogeno respiratorio e psicoprofilassi ostetrica’ è chiaramente spiegato ad esempio quanto sia forte l’incidenza della tensione legata alla paura nell’aumento della percezione di dolore da parte della donna. Ecco chiarita dunque l’importanza di trovarti di fronte, proprio in quei momenti, la persona giusta, che sappia condurti in un percorso di progressivo alleggerimento della tensione psicologica.

Avere a che fare con una persona conosciuta, che non si veda per la prima volta ma con la quale si abbia già avuto modo di confidarsi e di aprirsi circa le proprie paure e i propri timori legati al parto è un passo avanti notevole nell’affrontare questo evento.

Chi appoggia l’epidurale sostiene che si tratti di un metodo positivo perché consente alla donna di non avvertire dolore. Ma è proprio vero che è questo l’unico modo per alleviare le sofferenze del parto? 

Assolutamente no. Studi specifici come quello del dottor Pisciscelli dimostrano infatti che il dolore legato al travaglio e al parto viene avvertito con massima intensità dalla donna che si trova in una situazione di momentaneo disagio e ciò accade spesso quando la partoriente è in un luogo che non sente a lei vicino, quale è ad esempio l’ospedale (o per altre donne potrebbe essere la proprio casa). Non c’è un luogo giusto o sbagliato, c’è quello giusto per te!

Il parto in casa è una delle opzioni, così come l’accompagnamento di un’ostetrica privata in ospedale: soluzioni alternative che tutte le donne vorrebbero avere per mettere al mondo il proprio bambino in un ambiente accogliente, confortevole e familiare. 

Il rapporto di fiducia che può venirsi a creare in questo caso con l’ostetrica a cui ci si affida fin dal momento del travaglio è unico e non termina quasi mai con il parto. L’ostetrica professionista, infatti, è anche colei che aiuta la donna nella difficile fase del post-partum, quando la mamma ha bisogno di prendere confidenza con il suo bambino e di imparare ad accudirlo nel migliore dei modi. Soprattutto se la tua scelta è quella di allattare al seno, l’aiuto di un’ostetrica di fiducia ti sarà fondamentale. Potrai contare sulla preparazione di chi saprà fornirti i giusti consigli e ti aiuterà a creare quel feeling tra mamma e neonato che a volte può non essere proprio immediato. Il bambino deve infatti imparare a succhiare il latte e la mamma deve a sua volta riuscire a rapportarsi con il suo piccolo trovando i giusti equilibri e imparando ad ascoltare le sue esigenze. Insomma, quello della nascita è un percorso lungo, che inizia già prima del parto e che va avanti ben oltre, per il quale la consulenza di una persona fidata può rivelarsi spesso fondamentale.

Se vuoi avere più informazioni per il servizio di PARTO IN CASA o di ACCOMPAGNAMENTO PRIVATO IN OSPEDALE in Lombardia (nelle nostre province di Lecco, Bergamo e Como), contattaci a info@mama-o.it per un appuntamento conoscitivo.

OGNI DONNA SI MERITA UN BUON PARTO E OGNI BAMBINO SI MERITA UNA NASCITA DOLCE!

Mama-o, Centro di arte ostetrica & per la Prima Infanzia

Siamo a Merate, in provincia di Lecco e ad Arcore, in provincia di Monza e Brianza…. ma sopratutto, a casa tua!
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